Il forum di IASL

ASL: the gathering

Verona,
30, 31 ottobre e 1 novembre 2004
Hotel Cristallo

 


AAR: VE1 - Vincere o morire

 

 

 

 

Scenario VE1 - VINCERE O MORIRE
Lunedì mattina appuntamento con Paolo Cariolato, di Verona, per giocare uno scenario rapido e poco impegnativo. Lo scenario scelto per giocare è VE1 - Vincere o Morire. L’ho proposto perché si tratta di uno degli scenari creati dai miei vecchi amici romani, Stefano Marcopoli e Maurizio Catacchini, che ho sempre collezionato, ma che nel mare nostrum degli scenari papabili non ho mai preso in considerazione per una sorta di diffidenza. Come dice infatti un altro vecchio amico romano, e cioè Marco Lombardi, Catacchini e Marcopoli sono tipi in gamba, ma come disegnatori di scenari poco credibili. Devo dire invece, dopo aver giocato questo scenario, che si tratta di un lavoro discreto. Lo scegliamo perché ha 6 turni, solo fanteria, una mappa. Perfetto per un tre ore circa di gioco. Lo scenario è ambientato a Madrid, novembre del 1936, Guerra Civile Spagnola. Le truppe di Franco, i Falangisti, attaccano Madrid da due direzioni. Uno dei due attacchi, a nord-ovest, nella Città Universitaria, viene respinto dai Repubblicani. A sud viene attaccato l’Ospedale Militare di Carabanchel. Lo scenario ricostruisce appunto questo attacco, sulla mappa 21 un grande edificio è circondato da 15 squadre 447 con MG leggere e una media, e un modulo di oba DA 70MM. A difenderlo 10 squadre 337 con LMG e 15 finti. Alcune SSR rendono il quadro un poco più equilibrato rispetto a quello che appare a prima vista. I Repubblicani hanno un Booby Trap Level B e l’uso delle Molotov. Inoltre al difensore, ogni volta che un Close Combat ha come risultato l’eliminazione reciproca, rimane un Eroe. E ancora, il DRM per il DM non è +4 ma +2. Queste modifiche portano il tutto ad un combattimento abbastanza equilibrato, specie se si considera che la Radio a disposizione dei Falangisti ha il contatto con 5 e il mantenimento quindi con 7 (mortai da 70 mm). Inutile dire che sono riuscito a piazzare un SR una volta e poi ho perso il contatto, e dopo una serie di tentativi di riprenderlo ho fatto un bel 12. Sia io che Paolo abbiamo dimenticato Booby Trap e Molotov (come esperto avrei dovuto ricordarlo a Paolo, comunque tengo a precisare che avevamo letto le regole prima di cominciare) e nonostante questo sono riuscito a vincere solo con il solito Close Combat all’ultimo turno. Devo dire che il buon Paolo, al di là dell’esperienza in ASL, ha dimostrato di essere un avversario coriaceo, non dimentico evidentemente della sua esperienza con altri giochi tattici, e ha fatto infatti del suo meglio per ritardare l’avanzata del nemico su per le scale dell’ospedale. Comunque uno scenario ripetibile, equilibrato e con alcuni aspetti inconsueti, specie se si considera la sua brevità e compattezza che lo rendono adatto per una partita da tre ore.